La viticoltura resistente
I vini “Piwi” sono vini prodotti utilizzando uve provenienti da vitigni resistenti alle malattie, noti anche come vitigni resistenti o ibridi. Questi vitigni sono stati incrociati più volte per resistere alle malattie fungine senza l’uso di pesticidi chimici, riducendo così l’impatto ambientale della produzione di vino.
Il nome “Piwi” deriva dall’acronimo tedesco “Pilzwiderstandsfähig”, che significa “resistente ai funghi”. Questi vitigni sono stati sviluppati principalmente in Germania e in Svizzera, ma stanno guadagnando popolarità anche in altri paesi vitivinicoli. I vini Piwi sono spesso in considerazione una scelta sostenibile e rispettosa dell’ambiente per i produttori di vino che desiderano ridurre l’uso di pesticidi e fungicidi chimici.
I vitigni PIWI nascono incrociando varie volte diverse specie di Vitis (con caratteristiche eccezionali tra cui resistenza e qualità), così si sono ottenuti vitigni con caratteristiche combinate fra tutte. L’allevamento e la selezione mirati si traducono in nuovi vitigni innovativi che consentono di rendere la viticoltura più sostenibile e di affrontare le sfide future in vigna. Tutti i vitigni PIWI attualmente approvati per la viticoltura sono creati utilizzando il classico metodo di allevamento della vite.
Tra le varietà finora iscritte al Registro Nazionale troviamo le seguenti (con nomi curiosi).
A bacca bianca: Bronner, Cabernet Blanc, Charvir, Fleurtai, Helios, Kersus, Johanniter, Muscaris, Palma, Pinot Iskra, Sauvignon Kretos, Sauvignon Rytos, Sauvignon Nepis, Solaris, Soreli, Souvignier Gris, Valnosia.
A bacca nera: Cabernet Carbon, Cabernet Cortis, Cabernet Eldos, Cabernet Volos, Cabertin, Julius, Merlot Khorus, Merlot Kanthus, Nermantis, Pinotin, Pinot Kors, Pinot Regina, Prior, Regent, Sevar, Termantis, Volturnis.
La caratteristica più importatnte di questi vitigni è quella di permettere la riduzione dei trattamenti fitosanitari. Tutte le varietà Piwi derivano comunque dall’incrocio di una vite europea con una vite americana o asiatica, resistente alle malattie fungine. In questo modo si ha una viticoltura più naturale, attenta al rispetto per l’ambiente e alla biodiversità.
Da notare chre queste varietà permettono di produrre vini di qualità con caratteristiche organolettiche diverse dai vitigni tradizionali.
INFO: PIWI INTERNATIONAL è un’associazione che promuove lo scambio di informazioni tra istituti di ricerca, allevatori, coltivatori e produttori del mondo PIWI, così da consentire la diffusione delle varietá. Fondata nel 1999, ha circa 550 membri provenienti da 21 paesi in Europa e Nord America.